Questa collezione è nata quasi per caso, dalla mia pericolosa abitudine di conservare anche i piccoli ritagli di stoffa e gli scarti di produzione, perché mi dico sempre che “tutto può servire prima o poi”: ritagli di tessuto rimasti da altri lavori, rimanenze di magazzino dei miei fornitori di tessuto, stoffe vintage trovate e acquistate nei posti più incredibili, come nei mercatini o in vecchi bauli di signore anziane che in gioventù facevano le sarte.

Tutto è utile e prima o poi so che lo userò per qualcosa, e quando meno me lo aspetto salta fuori un nuovo ritaglio, che caso vuole, si abbina perfettamente a un’altra rimanenza di tessuto. Qualche calcolo, libero sfogo alla fantasia, un po' di schizzi e poi a lavoro per creare un nuovo capo.

E’ nata così questa collezione, di capi unici dai nomi improbabili, senza particolari pretese e senza seguire i trend o le tipiche stagionalità delle collezioni moda. E’ il materiale che uso ad indicarmi la strada giusta per realizzare un nuovo pezzo della collezione. Non posso programmare nulla perché non so con quali ritagli di tessuto dovrò lavorare.

E’ una collezione in-divenire perché cresce e si arricchisce di nuovi capi volta per volta, ma anche perché diventa sempre qualcosa di diverso e inaspettato.

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