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Sette abiti da sposa: stile vintage per il primo

Nel mese di luglio ho avuto modo di presentare la mia ultima collezione che ho chiamato "Ceci n'est pas un tapis rouge" (Questo non è un tappeto rosso), ispirata al red carpet e alle celebrites che lo percorrono alla notte degli Oscar.

Una collezione di venticinque abiti, tra cui sette abiti da sposa, cento metri di tessuto utilizzato, ricami e decori realizzati a mano, più di venti settimane di lavoro...

Con questo post vi presento il primo dei sette abiti da sposa della collezione, un abito dallo stile vintage, senza spalline, con scollatura a cuore e un corpetto, separato dal vestito, in pizzo abbottonato dietro che arricchisce e dona all'abito un gusto antico e raffinato. Una cintura decorata con strass segna il punto vita e crea una silhouette molto femminile.

Presto vi presenterò il secondo abito da sposa della collezione "Ceci n'est pas un tapis rouge"...

Per i più curiosi: il nome della collezione è stato mutuato dal celebre quadro del pittore belga Magritte La Trahison des images (Il Tradimento delle immagini), meglio nota con il nome Ceci n’est pas une pipe. Il ritratto, sapientemente realizzato, di una pipa e la didascalia che afferma che quella non è una pipa, è stato tra le prime opere precursori dell’arte concettuale. Il significato del quadro è semplice: l’immagine di una pipa non è una pipa, intesa come oggetto tangibile, ma solo la sua rappresentazione. Allo stesso modo, il red carpet è la rappresentazione di un modo di vivere, di uno stile di vita, quello delle celebrità, che con la vita vera ha poco o niente in comune. La collezione infatti, è stata pensata per la donna comune, una donna dalla fisicità autentica che sogna, almeno una volta nella vita, di sfoggiare un look da red carpet, ma senza spendere una fortuna.

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