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Come prendersi cura della propria cravatta sartoriale

Sicuramente sarà capitato a tutti gli uomini, anche a quelli che usano la cravatta solo per le occasioni eleganti, di macchiarla o dopo averla usata diverse volte, rendersi conto che necessità di un lavaggio. Come sarà anche capitato che dopo un certo periodo di utilizzo, la cravatta non si presenta più perfettamente liscia ma con qualche grinzetta qua e là.



Cosa fare allora? Basta seguire alcuni semplici consigli che sto per darvi per prendervi cura delle vostre cravatte di modo da conservarle il più a lungo possibile nel loro splendente stato originario.


Dovete sapere che una cravatta sartoriale è quasi sicuramente realizzata con tessuti di pregio, in primis seta, ma anche lana o altre tipologie di tessuti, questo significa che è un manufatto molto delicato che richiede qualche accortezza per mantenerla nel migliore dei modi. La seta, per esempio, è un tessuto naturale tanto bello e prezioso, ma anche tanto delicato e purtroppo andrebbe lavato esclusivamente a mano o nelle lavanderie specializzate in lavaggio a secco. In passato avevo affrontato l’argomento tessuti, suddividendoli per tipologie e indicandone caratteristiche e modalità di manutenzione, perciò se siete interessati potete leggere i post di riferimento “Naturale o sintetico? Ad ogni abito il giusto tessuto”, “Come vengono classificati i tessuti?”.


Ritornando ai consigli sulla cura delle cravatte sartoriali, posso tranquillizzarvi dicendo che per vostra fortuna le accortezze che dovrete avere sono poche e molto semplici.


PRIMO CONSIGLIO: DOVE E COME RIPORRE LE CRAVATTE


Può sembrare banale ma non lo è perché sono più che certa che una buona parte di voi ripone la cravatta su una gruccia, lasciandola annodata, già bella e pronta per essere indossata. Non mi sbaglio, vero?


Meritereste proprio una bella bacchettata sulle mani perché questo è il modo in assoluto peggiore per conservare una cravatta. Mi dispiace tanto per tutti i pigri che stanno leggendo e per coloro che hanno delle difficoltà a fare il nodo, ma dovete mettervi in testa che il nodo alla cravatta va sciolto ogni qualvolta non la si indossa. Nessuna scusa può essere legittima per questo autentico crimine.


Conservare la cravatta annodata è una pessima abitudine che col tempo tende a rovinare il tessuto, lasciare pieghe e rendere il nodo piatto. Questo significa avere una cravatta deformata, esteticamente brutta e molto probabilmente non tornerà più come prima. È proprio questo che volete? Arrivare a buttare una cravatta sartoriale, un manufatto di eccellente fattura artigiana, magari in pura seta e pagata un occhio della testa? Non credo proprio, perciò potete semplicemente conservare le vostre cravatte nel modo giusto.


Quale sarebbe il modo giusto? Semplicemente riporle appese o arrotolate. Vi basterà acquistare una custodia per cravatte a più scomparti da riporre in un cassetto oppure un portacravatte per l’armadio, non è altro che un appendino con più ganci per appendere le cravatte. In commercio se ne trovano di svariate, perciò basta fare una piccola ricerca online e scegliere quella che fa al caso vostro.


!!!Ricordatevi che tutte le cravatte in seta non vanno mai indossate per due giorni consecutivi, ma vanno lasciate appese per un giorno intero prima di indossarle nuovamente, affinché il tessuto si distenda per bene!!!


SECONDO CONSIGLIO: COSA FARE SE LA CRAVATTA SI MACCHIA?


Sarò sincera, questa è la vera nota dolente. Non posso certo dirvi “mi raccomando, non sporcate mai la vostra cravatta”, non si tratterebbe di un consiglio ma di una vera e propria chimera, perché purtroppo si sa che un piccolo incidente può succedere a tutti. E se succede l’unica cosa che potete fare è quella di usare uno smacchiatore. Che non vi passi per la testa di provare a smacchiare una cravatta in seta usando del sapone o dell’acqua, rischiereste di peggiorare la situazione.


Vi consiglio di procurarvi uno smacchiatore specifico che va usato immergendo totalmente la cravatta nella soluzione smacchiante all’interno di un contenitore in vetro. A quel punto dovrete agitare un po', lasciarla qualche minuto, poi toglierla senza strizzare e appenderla per lasciarla asciugare.


Se usare lo smacchiatore vi fa paura, sappiate che avete tutta la mia comprensione perché è una cosa che personalmente mi terrorizza.


Cosa fare allora? Semplicemente affidarvi ad una lavanderia seria, professionale e specializzata in miracoli.


No, dai, scherzo...😂


…non del tutto, però.


TERZO ED ULTIMO CONSIGLIO: COSA FARE SE LA CRAVATTA PRESENTA MOLTE GRINZE?


Se la vostra cravatta è molto stropicciata significa che non avete messo in pratica i miei consigli su come conservarla, e questo non va bene, però per questa volta sarò buona e vi darò quest’ultimo consiglio.


Siete bravi a stirare? Se vi dico che la cravatta può essere stirata, ma con tanta, tantissima attenzione, sarete in grado di farlo senza rovinarla?


Non voglio mettervi paura, o forse sì, perché si tratta di un’operazione che può essere fatta anche da un profano, l’importante non essere troppo imbranati da rovinare qualsiasi cosa si tocchi.


Se vi sentite abbastanza sicuri con il ferro da stiro e cosa essenziale, siete in possesso di un ferro da stiro a vapore, potete procedere in questo modo: stendete per bene la vostra cravatta sull’asse da stiro, o anche sul tavolo, con la parte posteriore della cravatta in vista, prendete il ferro da stiro e avvicinatelo alla cravatta il più possibile ma senza appoggiarlo e poi vaporizzatela per tutta la lunghezza. Stessa cosa va fatta per l’altro lato.


Mi raccomando, dovete solo sfiorare la cravatta e non dimenticatevi di regolare il ferro da stiro sul tessuto corrispondente.


Se questa operazione vi procura tachicardia allora è meglio lasciar perdere, ma per vostra fortuna c’è un altro trucchetto, molto più semplice e soprattutto privo di rischi per stirare la vostra cravatta stropicciata.


Devo avvisarvi che non dà risultati eccellenti, ma in parte risolve il problema. Si tratta di appendere distesa la cravatta su una gruccia e lasciarla così all’interno di un ambiente pieno di vapore. Quindi se avete la fortuna di avere in casa un bagno turco non c’è problema, al contrario potete semplicemente portare la vostra cravatta in bagno con voi quando fate la doccia. Il vapore che si crea le toglierà qualche grinza di troppo. Vi consiglio una doccia molto calda e molto lunga. Voi vi rilassate e la cravatta si distende.


Tutto ciò vale se la vostra cravatta sartoriale non è in pessime condizioni, altrimenti l’unica cosa che vi resta da fare, ma sul serio, è trovare un servizio di lavanderia che sia in grado di scucire la cravatta, lavare le due parti di cui è composta, ovvero involucro esterno e anima interna (se volete sapere come è fatta una cravatta leggete questo post), trattandole in base alla tipologia di materiale, stirarla e ricucirla.




Adesso capite perché parlavo di miracoli?



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A presto!

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