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Perché scegliere di indossare un capo su misura?


Avevo tutte le migliori intenzioni per quest'anno di aggiornare il blog con una certa frequenza e invece non ci riesco. C'è voluta l'influenza a mettermi davanti al computer e c'è voluta anche un'e-mail di una probabile cliente (anche se l'intuito mi dice che non lo diventerà) per iniziare a scrivere questo post.

Sull'argomento "abiti su misura" purtroppo dilaga da anni l'ignoranza più totale e facendo questo lavoro posso verificarlo giorno dopo giorno.

Il prodotto industriale, (e non mi riferisco solo al capo d'abbigliamento) per una serie di fattori, quali prezzo più accessibile, una scelta varia e sempre nuova ha avuto un successo incredibile. Nel caso specifico della moda la nascita dell'industria tessile, per esempio, è stata una vera rivoluzione perchè ha permesso di creare un'infinità di stoffe diverse per caratteristiche e fogge, ed ha abbattuto notevolmente i costi di produzione. Stessa cosa con lo sviluppo dell'industria dell'abbigliamento, che ha reso la moda "democratica", appannaggio di tutti e non solo di pochi clienti facoltosi. Onore al merito, quindi, ma il prodotto artigianaleche fine ha fatto? Ovviamente esiste ancora, per fortuna, ma ha perso, come era ovvio, una cospicua fetta di mercato, anche se, a parer mio, la perdita più grave che ha subito è stato il "prestigio".

Oggi il capo su misura non ha più quel prestigio di una volta, quella sorta di valore aggiunto datogli dal fatto che un abile artigiano lo ha realizzato su specifiche esigenze del cliente, rispettando le sue misure fisiche, il suo gusto e stile personale. La gente si è disabituata ad andare dal sarto, se non per le piccole riparazioni, perciò ha dimenticato cosa vuol dire veramente farsi confezionare un capo su misura.

Coloro che sanno poco o nulla di sartoria ritengono che trovare un bravo/a sarto/a sia troppo difficile, che il prezzo è troppo alto, che bisogna recarsi in atelier svariate volte per la prova dell'abito e alla fine c'è anche il rischio di restare insoddisfatti perchè il risultato non è quello sperato. Ebbene non sono argomentazioni valide: trovare un bravo sarto non è difficile, la maggior parte delle volte basta chiedere in giro, informarsi dagli altri per avere il nome giusto; un capo su misura può essere molto costoso quando ci si rivolge ad una sartoria prestigiosa e molto nota, altrimenti, soprattutto per gli abiti da cerimonia, da sera e anche per quelli da sposa e sposo, il risparmio è notevole e la qualità garantita; per quanto riguarda il numero di prove, quando il sarto/a è un artigiano esperto è raro che si debbano fare più di due prove, l'ultima delle quali quando il capo è completamente rifinito e pronto per il ritiro, quindi in realtà la vera prova è una sola, la seconda è una sorta di prova generale del look con tanto di scarpe e accessori (almeno nel mio atelier funziona così!); e il risultato finale sarà quello sperato se in principio c'è stata una buona ed efficace comunicazione tra sarto/a e cliente con tanto di bozzetti illustrativi dell'abito.

Sento fin troppe persone che quando si fanno cucire un capo su misura quasi si giustificano di quella scelta perchè costretti magari dal "sedere troppo grosso, dai fianchi esageratamente larghi, dal seno troppo piccolo o troppo grosso, dalle gambe tozze, dalla poca altezza" e così via, che gli hanno impedito di trovare un capo già confezionato. Sentire queste cose, per chi come me ama il suo lavoro e tutto ciò che è fatto a mano, fa veramente male e mi dispiace che queste persone vivano questa esperienza come motivo di vergogna. Capisco che questo tipo di disagio scatturisca in realtà dalla convinzione che avere una certa conformazione fisica sia sinonimo di difetto, ma in questo modo, a farne le spese non è solo la serenità psichica della persona ma anche quella dell'artigiano che non vede apprezzato il suo lavoro.

Quando parlo di perdita di prestigio della sartoria e in generale di quasi tutte le attività artistico-artgianalimi riferisco proprio a questo, alla convinzione di molti che dal sarto/a ci va solo chi non trova niente che gli stia bene tra la vasta scelta di capi che offrono le boutique, senza badare al fatto che quei vestiti in taglie standardizzate, seppur di una marca molto nota, con ogni probabilità, sono stati cuciti utilizzando tessuti scadenti e da persone non qualificate e sottopagate, in una delle tante fabbriche in Cina o in Romania, o in Polonia o dove la casa di moda, italiana, per minimizzare i costi, ha deciso di delocalizzare la produzione.

La scelta di rivolgersi ad un artigiano della moda dovrebbe essere dettata, invece, dal desiderio di indossare un pezzo unico, un capo personalizzato, curato nei minimi dettagli, pensato e realizzato apposta per le esigenze del cliente. Un capo su misura deve far sentire chi lo indossa speciale, unico, originale e aiutarlo a distinguersi, almeno per quanto riguarda lo stile, dagli altri.

Scegliere un capo su misura corrisponde a una scelta di gusto, di stile e d'eleganza.

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